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Una stanza piena di carte, finora inesplorate, negli scantinati del Viminale. Fascicoli che contengono lettere, documenti, rapporti segreti sulla guerra di Russia. Sono le spie di Mussolini che scrivono al duce. Raccontano il gioco sporco dei nazisti, le atrocità al fronte, i possibili piani di Stalin. E parlano della disfatta italiana, dell'abbandono e della rabbia dei soldati mandati al macello. Dunque Mussolini sapeva, da fonte diretta, proprio mentre la grancassa del regime esaltava la «vittoriosa avanzata» nazifascista all'est. Aldo Giannuli, con sapienza di storico, ha dato un senso a questa inedita documentazione, accendendo la luce su una tragedia militare, diplomatica e umana per alcuni aspetti ancora oscura.